Per prima cosa venendo qui non potrete non aver notato la montagna del Sirente che con i suoi 2349 metri è la terza cima più alta dell’Appennino. Il Sirente, noto anche come dolomiti d’Abruzzo racchiude alcuni tesori da scoprire. Il primo, oltre al magnifico paesaggio, è senza dubbio la Neviera: un posto naturalmente esposto a nord che accumula durante il periodo invernale giaccio e neve e lo conserva per tutta l’estate. Questo ha consentito nei secoli un mercato del ghiaccio che si è protratto fino agli anni 50 (scomparso poi a causa dell’avvento dei frigoriferi) come testimoniato da alcuni documenti presenti nel comune e veniva utilizzato da Roma alle puglie per usi medicamentosi e per la preparazione di alcune bevande destinate alle popolazioni più abbienti.
Altra risorsa importantissima, che viene utilizzata tutt’oggi, è la faggeta millenaria che cresce in questi luoghi per la particolare conformazione del territorio grazie alla giusta umidità proveniente dall’adriatico che viene captata e convogliata dal massiccio del Sirente.
Inoltre da Secinaro partono numerosi itinerari da fare a piedi che sono altamente suggestivi. Ve ne cito alcuni:
- Sentiero che attraversa la valle retrostante il paese e che arriva fino a fonte dall’Acqua (chalet)
Dallo Chalet inoltre partono diversi sentieri che giungono rispettivamente:
- Fonte canale (ci si può arrivare anche da Gagliano Aterno attraverso una sterrata)
- Neviera
- Pagliare di Tione
- Piana del Sirente
- Fossa del Pratiglio (ampia depressione circolare a circa 1600 mt priva di vegetazione)
- Vetta del Sirente (questo è il sentiero più suggestivo che risale il canalone con una visuale mozzafiato), ci sono altri due sentieri che ci arrivano, uno da Rovere che si fa tutta la cresta e uno da dietro che è costituito da strada sterrata fino agli ultimi 800 mt di dislivello, ma è il meno entusiasmante poiché il Sirente da quel versante ha una pendenza più dolce ed è privo di vegetazione
- Sentiero che dalla fontana del belvedere sopra il paese arriva direttamente a fonte canale, un piccolo altopiano a quota 1400 metri dove è presente un rifugio e una sorgente d’acqua.
- Pagliare di Tione: sono dei nuclei abitativi che utilizzavano i pastori per la transumanza. Consistono in casette con acqua corrente (in estate) e un pozzo per acqua piovana. Non hanno elettricità e sono completamente immerse nel verde.
- Percorso circolare che parte dalla via del codacchio e circoscrive la valle retrostante, attraversa delle piccole gole di Secinaro e riesce sulla croce di San Marco.
- Sentiero della Processione mattutina del venerdì Santo (unica in Italia) , è una particolare processione probabilmente di derivazione pagana che inizia alle 9 di mattina e che attraversa un percorso millenario, molto suggestivo, fino a raggiungere un colle dove è presente una croce dedicata. Poi si riscende attraverso un altro itinerario cantando canti antichi e attraversando fuochi purificatori.
Inoltre se vi piace fare passeggiate in montagna c’è un’associazione che si chiama l’arcobaleno del Sirente che gestisce un rifugio (visibile sulla piana) che organizza un calendario con una o due uscite al mese programmate ad inizio anno oltre a diverse uscite aggiuntive programmate sul momento (con 15 € si ha la tessera di socio annuale che permette di partecipare a tutte queste attività oltre ad attività didattiche tipo archeotrekking e scoperta delle erbe e dei funghi).
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